fondue
Token ID: 5
Tiratura: 7 500
Prezzo: CHF 9.90
Insieme a: Parco faunistico Biel/BienneTarget not accessible
Mentre Marmi prosegue il suo percorso pianificando altre attività, i suoi parenti lontani si concedono la loro prima fonduta. Tutti parlano di Marmi.
Al parco faunistico di Biel/Bienne, un tunnel conduce dalla tana delle marmotte al ristorante della fonduta, dove queste possono rubacchiare del formaggio. Normalmente le marmotte si nutrono solo di succoso cibo verde come erba, germogli, gemme e radici, ma oggi è il giorno della fonduta, la specialità a base di formaggio fuso.
Un piatto molto amato anche oltre la Svizzera, le cui origini sono avvolte nella leggenda e di cui non si conosce l’esatta provenienza. La fonduta è un piatto nazionale fin dagli anni ’50. La ricetta prevede non solo formaggio, maizena, aglio, grappa o vino bianco, ma anche una abbondante dose di buon umore e convivialità, ingredienti che piacciono anche alle marmotte, che vivono in gruppi numerosi.
Le marmotte (nome scientifico: Marmota) possono pesare fino a otto chili e raggiungere un’altezza massima di 70 centimetri. Sono un simbolo della Svizzera tanto quanto il cioccolato o il formaggio. La marmotta alpina appartiene alla stessa famiglia degli scoiattoli, ed è un roditore. Le marmotte vanno in letargo da fine settembre a metà aprile; in inverno la loro tana è imbottita di fieno e bloccata verso l’esterno con un tappo di terra e sassi. All’interno, gli animali si accoccolano gli uni agli altri.
Ma ora il letargo è finito, altroché. E le marmotte parlano delle avventure di Marmi in Svizzera. Sentono la sua mancanza. Cosa starà facendo adesso? Marmi è sempre stata sportiva, ride lo zio Urs. «A differenza di noi, che siamo piuttosto pigri.» Intinge un pezzo di pane nella fonduta. E lo perde. Tutti ridono divertiti. «Il prossimo giro lo paghi tu!»