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Insieme a: SC SchwyzTarget not accessible

Marmi scopre un pallone da calcio. Si avvicina con cautela alla palla di cuoio e la sfiora con il muso. Ecco cos’è il calcio, pensa. Vuole provarlo anche lei.

Ed ecco la nostra Marmi davanti a un grande stadio. Sbalordita, si mette subito in coda per entrare. Si allunga sulle zampe posteriori per avere una visione migliore.

Anche se lo stadio è grande, Marmi sa come muoversi tra i corridoi e osserva le persone che prendono da bere e cercano i posti che hanno riservato. Un uomo spiega a Marmi che per una creatura così piccola assistere a una partita di calcio dalla zona dei tifosi può essere pericoloso e che dovrebbe proteggersi dalla ressa.

Ma anche per i giocatori una partita può essere rischiosa. Fallo! Chissà che dolore, si ripete Marmi. E l’arbitro brandisce subito un cartellino rosso. Il cartellino rosso è stato introdotto durante i Mondiali di calcio del 1970 in Messico. Lo sport del calcio in sé è molto più antico. Le prime tracce risalgono alla Cina del secondo millennio a.C. La forma moderna è nata in Gran Bretagna a metà del 19º secolo e le prime regole sono state redatte nel 1848. Si tende a dimenticare che la Svizzera è uno dei paesi pionieri: nel 1879 fu fondato il FC San Gallo e nel 1895 l’Associazione Svizzera di Football, poi membro fondatore della FIFA.

A volte il gioco si fa duro e i giocatori si proteggono come meglio possono. Ogni anno viene assegnato un premio ai club più corretti della Svizzera: A marzo 2024, il Trofeo Fairplay è stato assegnato all’SC Schwyz, che gioca nella terza lega, mentre il club professionistico più leale della Super League è l’FC Basel 1893.

Marmi assiste alla partita dal punto più alto dello stadio. Ogni volta esulta insieme alla folla e sorseggia una bibita. È affascinata dalla passione che può suscitare una squadra di calcio. Decide così di portare un pallone da clacio alla sua famiglia.