Rarità da collezionare

Rarità da collezionare 25.04.2023

Più sono rari, più i francobolli acquistano valore. E fin qui nulla di nuovo. Ma cosa ne è della loro versione digitale, ovvero degli Swiss Crypto Stamp? 

Il primo francobollo svizzero apparve nel 1843 nel Cantone di Zurigo. Due anni dopo fu la volta della Colomba di Basilea, il primo dentello multicolore mai esistito, che oggi rappresenta un pezzo da collezione leggendario. Alcuni francobolli come questi hanno già raggiunto valori superiori ai 100’000 franchi ed esiste un blocco da 15 che ha oltrepassato quota un milione. Del primo e unico francobollo del Cantone di Basilea Città, la famosa «Dybli» appena citata, ne esistono 41’400 pezzi. 

In confronto, la nostra «Aia» è un esemplare ben più raro! Gli Swiss Crypto Stamp 3.0 con il token ID 13, infatti, sono solo 50.

Che la nostra dolce cagnolina di razza San Bernardo sia forse destinata a diventare la nuova Dybli?

Per ora non possiamo saperlo, ma una cosa è certa: gli NFT difficili da trovare sono più costosi. A entrare in gioco, poi, ci sono vari fattori che incidono sul prezzo, ma che non dipendono direttamente da noi, come la propensione delle persone a collezionare, il valore culturale ed emozionale assunto dal dentello, la sua popolarità e la domanda.

Raro e quindi allettante per qualsiasi filatelista che si rispetti, il francobollo «Aia» è irrinunciabile per chiunque voglia impreziosire la propria collezione con uno Swiss Crypto Stamp speciale.